Base del conflitto
Tra il 1947 e il 1949, il Consiglio di Sicurezza dell’ONU si impantanò nella nomina del Governatore del Territorio Libero di Trieste (TLT). Il candidato proposto da entrambe le parti in momenti diversi – il colonnello svizzero Hermann Flückiger – venne prima bloccato dall’URSS, poi dagli Stati Uniti, Regno Unito e Francia. Il risultato: nessun Governatore mai nominato e il progetto del TLT congelato, fino alla sua neutralizzazione di fatto con il Memorandum di Londra del 1954.

Mappa delle ipotesi strategiche e delle linee di influenza (1946–47): Questa carta, elaborata in ambito diplomatico alla vigilia della nascita del Territorio Libero di Trieste, restituisce l’estrema complessità geopolitica dell’area: corridoi angloamericani, ambizioni jugoslave, zone d’influenza sovietica, francesi e russe. Nel 1946–47 il progetto del TLT sembrava ancora sorretto da un fragile equilibrio e da intenzioni cooperative, seppur divergenti. Solo con la dichiarazione tripartita del 1948 la partita si spostò definitivamente su un piano di forza.
1. Documenti chiave ONU
- S/224 & Rev.1 (10 gennaio 1947): approvazione dello Statuto del TLT e incarico al Consiglio di Sicurezza per la nomina del Governatore.
- S/374 (13 giugno 1947): la Gran Bretagna propone di avviare la procedura di nomina.
- S/560 (19 settembre 1947): l’Australia sollecita il voto.
- S/707 (31 marzo 1948): relazione ufficiale sull’impasse.
- Tripartite Declaration (20 marzo 1948): USA, UK e Francia dichiarano il progetto del TLT “irrealizzabile” e propongono di restituire Trieste all’Italia, pur sapendo che si trattava di un atto illegittimo, poiché nessun trattato di pace può essere modificato da dichiarazioni unilaterali o accordi tra pochi Stati.
- S/1251 – S/1260 – S/1287 (febbraio–marzo 1949): l’URSS riapre il caso e rilancia il nome di Flückiger.
2. Cronologia dei fatti
1947–1948: prima fase, veto sovietico
- Estate 1947: il colonnello Hermann Flückiger, diplomatico svizzero, è proposto da Londra come Governatore neutrale.
- Settembre 1947 – marzo 1948: Mosca pone 12 veti contro i candidati occidentali, incluso Flückiger.
- 9 marzo 1948: il Presidente del Consiglio di Sicurezza dichiara la procedura di nomina «esaurita»
1948: gli occidentali cambiano linea
- 20 marzo 1948: USA, UK e Francia rilasciano la Tripartite Declaration, giudicando lo Statuto del TLT irrealizzabile e proponendo la restituzione di Trieste all’Italia. Questa dichiarazione era giuridicamente invalida, poiché solo una modifica formale del Trattato di Pace del 1947 – ratificata da tutte le parti contraenti – può alterarne le disposizioni.
- 28 giugno 1948: Tito rompe con Stalin. La Jugoslavia esce dal blocco sovietico, cambia il contesto.
1949: la proposta sovietica sullo stesso Flückiger
- 8 febbraio 1949: l’URSS chiede di riaprire il fascicolo e propone di nominare Flückiger.
- 17 febbraio – 10 maggio 1949: discussioni al Consiglio. I paesi occidentali non pongono un veto esplicito, ma si astengono.
- 10 maggio 1949: la proposta ottiene solo 2 voti favorevoli su 11 (URSS e RSS Ucraina – repubblica sovietica, non lo Stato odierno). Il testo fallisce.
IL PARADOSSO DEL DOPPIO VETO
Lo stesso candidato – Hermann Flückiger – venne bocciato prima dall’URSS (1947–48), poi da USA, UK e Francia (1949), benché in momenti e con motivazioni opposte.
1947–48 | 1949 |
---|---|
Londra propone Flückiger | Mosca rilancia Flückiger |
URSS mette il veto | USA, UK, Francia e altri 6 si astengono |
Nomina fallita | Nomina fallita di nuovo |
Due veti incrociati sullo stesso nome, con obiettivi opposti ma esiti identici: congelare il TLT.
La posizione sovietica nel 1953: un TLT smembrato a tavolino
Vjačeslav Molotov nel 1953, mentre l’URSS accusa l’Occidente di aver fatto a pezzi il Territorio Libero di Trieste. Il 12 ottobre, Mosca definisce la spartizione del TLT una “flagrante violazione del Trattato di Pace con l’Italia” e un atto destabilizzante per l’Europa. Una protesta che prefigura lo strappo del Memorandum di Londra.
Il 12 ottobre 1953, quattro giorni dopo l’annuncio anglo-americano di affidare all’Italia l’amministrazione della Zona A del TLT, l’URSS protestò formalmente con una nota diplomatica inviata a Londra e Washington.
Secondo Mosca, quella decisione costituiva una“flagrante violazione del Trattato di Pace con l’Italia”
e la spartizione del TLT era
“incompatibile con il compito di mantenere la pace e la sicurezza,
capace solo di creare nuove complicazioni nei rapporti internazionali.”La nota — riportata sia da Diego de Castro che da Bogdan Novak — denunciava apertamente che le potenze occidentali avevano deciso fuori dall’ONU e contro il diritto internazionale la fine del Territorio Libero di Trieste.
In sostanza, USA e UK smantellarono un territorio sotto tutela ONU con una semplice dichiarazione politica, senza alcuna legittimazione formale.
Il Memorandum di Londra del 1954 formalizzò ciò che era già avvenuto di fatto: lo smantellamento unilaterale del TLT, fuori da ogni procedura legittima.
3. Motivazioni politiche opposte
Veto sovietico (1947–48) | Blocco occidentale (1949) |
---|---|
Jugoslavia (ancora alleata dell’URSS) non vuole un Governatore occidentale | Dopo la rottura Tito–Stalin, l’URSS vuole danneggiare la Jugoslavia sostenendo proprio quel candidato |
L’URSS tiene il dossier in stallo con i suoi veti | USA–UK–Francia hanno già deciso di chiudere il TLT e restituire Trieste all’Italia |
Mosca gioca di sponda con Belgrado | Occidente non vuole più il Governatore e lascia la risoluzione cadere con astensioni |
4. Epilogo
- Flückiger torna alla carriera diplomatica in Svizzera. Nessun Governatore del TLT verrà mai più proposto.
- 1954: con il Memorandum di Londra, la Zona A viene affidata all’Italia e la Zona B alla Jugoslavia, senza alcuna base legale nei trattati. Il TLT resta formalmente in vigore ma congelato.
5. Bilancio storico
- 12 veti sovietici (1947-48) + 9 astensioni occidentali (1949) = 0 Governatori nominati.
- Il caso Trieste mostra come il diritto di veto all’ONU fu usato più per bloccare che per costruire.
- Il TLT restò sulla carta, e la sua sorte fu decisa fuori dalle Nazioni Unite, secondo le convenienze geopolitiche dei blocchi.
«Se avessimo avuto un Governatore, oggi parleremmo di uno Stato di 738 km² affacciato sull’Adriatico; invece parliamo di un cavillo diplomatico che la Guerra Fredda ha trasformato in mito nazionale».
— Giorgio Conetti, storico triestino, 1977
Fonti principali
- Repertoire of the Practice of the Security Council (ONU 1946–1951)
- Yearbook of the United Nations (1946–49)
- Documenti originali: S/374, S/560, S/707, S/1251, S/1260, S/1287
- Resoconti delle riunioni 411–424 del Consiglio di Sicurezza
- Tripartite Declaration (Washington–London–Paris, 20 marzo 1948)
– Alessandro Gombač –