nel cuore dell’Europa
di cui si sente parlare poco.
Questa è la ragione per cui TRIEST NGO è stata fondata, quello su cui ci basiamo ogni giorno.
In breve
Questo Territorio è il punto d’incontro fra la cultura latina, quella slava e quella germanica; è intrinsecamente plurilingue e situato nel punto più settentrionale del mar Mediterraneo.
Il punto-chiave qui è la diversità, a partire dalle condizioni climatiche – che possono essere calme e tiepide così come fredde ed estremamente ventose – fino ad arrivare alle peculiarità culturali ed alle attrazioni presenti.
Tutto il meglio che l’Europa è in grado di offrire può essere ritrovato in questo piccolo Territorio: una solida etica del lavoro, una posizione baricentrica, ottimo cibo, un meteo niente male, ed un grado di varietà che ci si aspetterebbe di trovare solamente in una grande città.
Oggi ci sono molte questioni che devono essere risolte per quanto riguarda lo Status legale e di fatto di Trieste, così come nei diritti umani e civili dei suoi cittadini.
Informazioni di base
Area | Abitanti | Lingue | Fuso orario |
Indipendenza |
---|---|---|---|---|
738 km² | ~330000 | Italiano, Sloveno, Croato | CET (UTC+1) | 15 Settembre 1947 |
Geografia
Cima più alta |
Profondità massima mare |
Grotta più profonda | Raffica più forte |
Temperatura media |
---|---|---|---|---|
Cucusso/Kokoš 672m |
4.48km O-NO di Umag/Umago -48m |
Skilan -378m |
1954 209kts/388kmh |
min 11°C max 17°C |
Piazza aperta al mare più grande in Europa: Piazza Grande (Unità) a Trieste, con un’area di 12.280m².
Introduzione storica
Quest’area dell’Adriatico settentrionale è sempre stata un punto d’incontro fra diverse culture e civiltà, già in un’epoca antica.
Per molti secoli l’area è stata oggetto di disputa fra Venezia e l’Austria, ma nel 1295 l’allora cittadina di Tergeste diventò un libero comune. Dal 1382 è stata parte dell’impero austriaco, mantenendo sempre una certa autonomia. Allo stesso tempo, la maggior parte delle regioni e delle cittadine nei dintorni rimasero sotto controllo veneziano.
Da una cittadina medioevale, Trieste diventò una città. Nel 1719 fu fondato il Porto Libero di Trieste, e nel 1769 l’intera città fu dichiarata “Libera città marittima”. Si trattava di una città sulla cresta dell’onda, dove rimase fino alla prima guerra mondiale, alla fine della quale, dopo più di 500 anni, con l’impero austriaco dissolto, il regno d’Italia ottenne la sovranità su Trieste e l’area circostante. Questo durò dal 1920 fino alla successiva guerra mondiale. Durante la guerra, Trieste fu conquistata dalla Germania (1943), per alcuni giorni dalla Jugoslavia (1945) e poi amministrata dalle forze alleate.
- nel 1947, il Trattato di pace con l’Italia è stato firmato a Parigi, con la creazione del Territorio Libero di Trieste, un’entità indipendente e sovrana che include in Porto Libero Internazionale. Durante lo stesso anno, il Consiglio di Sicurezza dell’ONU ha approvato la propria 16esima risoluzione, prendendosi le responsabilità per l’applicazione del Trattato di Pace per quanto riguarda il Territorio Libero.
L’amministrazione temporanea fu quindi divisa in due zone, amministrate dalle forze UK+USA (chiamata zona A, inclusiva della città di Trieste e del Porto Libero, v. mappa) e dalle forze Jugoslave (zona B, la parte meridionale).
Quest’amministrazione militare rimase in vigore fino al - 1954, quando il Memorandum of Understanding, firmato a Londra da UK, USA, Italia e Jugoslavia, diede all’Italia l’amministrazione civile temporanea della zona A del Territorio Libero di Trieste, mentre la Jugoslavia ottenne lo stesso per la zona B. I privilegi del Porto Libero di Trieste rimasero pienamente vigenti, così come l’esistenza legale statuaria dello stesso Territorio Libero. Non fu fatto alcun cambio di sovranità.
- nel 1975, il trattato bilaterale di Osimo fu siglato da Italia e Jugoslavia, nel tentativo di estendere la loro influenza sul Territorio Libero di Trieste. Questo trattato risulta fortemente irregolare, in quanto non in grado di estendere la sovranità di due paesi verso un paese terzo (il Territorio Libero), e non fu mai discusso e nemmeno approvato nelle sedi internazionali competenti, o dal Consiglio di Sicurezza dell’ONU, che ha ancora oggi la responsabilità diretta sull’integrità del Territorio.
Il Porto Libero / area Off-shore
Trieste non è un semplice territorio come tanti altri: incorpora anche un Porto Libero Internazionale, regolamentato dall’Allegato VIII (8) al Trattato di Pace con l’Italia.
Questa Free Zone di circa 2 MLN m² offre ad ogni potenziale investitore delle condizioni assolutamente uniche nel continente europeo, come confermato da GATT/WTO, Tax Justice Network, il Dipartimento di Stato USA, e non solo. Eppure, la maggior parte di esso è in rovina!
Risulta persino difficile da credere che l’unica Free Zone Off-shore Internazionale nel cuore dell’Europa sia boicottata dai propri stessi amministratori, ma le foto qui sotto sono un esempio chiaro di come l’economia di Trieste sia stata devastata da questo stato di illegalità.
In questo momento le principali autorità mondiali sono perfettamente a conoscenza di questo Porto Libero/Free Zone/zona Off-Shore, eppure i cittadini di Trieste sono messi in condizione da non ricevere nessuno dei diritti e dei benefici che le leggi internazionali garantiscono.
Noi difendiamo il diritto allo sviluppo di tutti i triestini, e il bisogno di far applicare queste leggi internazionali sul nostro Porto Libero è oggi di importanza primaria.
Clicca qui per saperne di più.
La situazione attuale
Nulla è cambiato, a Trieste, nei decenni passati.
La popolazione sta ancora calando, e il Porto Libero non lavora come dovrebbe. Le leggi internazionali e i diritti dei cittadini del Territorio Libero sono violati ogni giorno. Il plurilinguismo esiste solamente su carta.
Nonostante la fine della guerra in Jugoslavia e l’apertura dei confini attorno alla stessa Trieste, i vantaggi ottenuti da quest’area sono stati minimi, o addirittura nulli.
Oggi c’è una consapevolezza che cresce lentamente ma costantemente di trovarsi in un angolo unico dell’Europa, dove la diversità è una ricchezza.
Eppure, chiunque visiti Trieste e Territorio sembra avere una distinta sensazione che la guerra fredda, qui, non sia mai realmente terminata.
In questa situazione pessima e unica, sono nate da moltissimi cittadini le più grandi manifestazioni degli ultimi decenni (2012-2014), le cui domande e petizioni sono state completamente ignorate dalle autorità italiane e locali.
Ora è il momento di accettare eventuali differenze e di rinforzare i nostri punti di forza.
Conosciamo molto bene i problemi e le questioni di città, Porto e Territorio: non abbiamo più tempo da perdere continuando a parlarne e basta.
Ora è il momento di iniziare ad ideare, progettare, risolvere. Esistiamo per facilitare questo processo.
The pictures on this page are by Dino Lovrencic and flickr users aliceventin, chripell, DPrzybylowski, WindWalkerNld.
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